Parmigiano reggiano
Filiera corta e tracciabilità
Le particolarità di lavorazione del nostro Parmigiano Reggiano attraversa un lungo viaggio in nove secoli di storia, in una campagna fertile che va dall’Appennino al Po, in allevamenti e caseifici in cui si conserva la passione per le cose fatte con cura, in magazzini di stagionatura in cui lentamente matura un formaggio straordinario, sorprendente negli aromi e nel gusto.
Ecco noi questa particolarità la valorizziamo: il latte è quello dei nostri soci che lo forniscono direttamente 2 volte al giorno, l’alimentazione degli animali è curata e impedisce l’uso di foraggi insilati e alimenti fermentati, i costanti controlli mantengono un’alta qualità ed è questo che ci consente di produrre un Parmigiano Reggiano del tutto naturale, assolutamente privo di additivi o conservanti.
Ogni giorno, il latte della mungitura serale viene lasciato riposare sino al mattino in ampie vasche, nelle quali affiora spontaneamente la parte grassa, destinata alla produzione di burro.
Insieme al latte intero della mungitura del mattino viene aggiunto il latte scremato della sera, viene poi versato nelle caldaie, con l’aggiunta di caglio, ricco di fermenti lattici naturali.
La cagliata che si presenta viene frammentata in minuscoli granuli grazie ad un antico attrezzo detto spino. A questo punto la cottura, che raggiunge i 55 gradi centigradi, al termine della quale i granuli caseosi precipitano sul fondo della caldaia formando un’unica massa. Dopo circa cinquanta minuti, la massa caseosa viene estratta, con sapienti movimenti manuali.
Tagliato in due parti e avvolto nella tipica tela, il formaggio viene immesso in una fascera che gli darà la sua forma definitiva; Ogni forma viene contrassegnata con un numero unico e progressivo che l’accompagnerà proprio come una carta d’identità.
Dopo poche ore, una speciale fascia marchiante incide sulla forma il mese e l’anno di produzione, il numero di matricola che contraddistingue il caseificio e l’inconfondibile scritta a puntini su tutta la circonferenza delle forme, che a distanza di pochi giorni vengono immerse in una soluzione satura di acqua e sale.
Lasciato riposare su tavole di legno, la parte esterna del formaggio si asciuga formando una crosta naturale, senza trattamenti. La stagionatura minima è infatti di dodici mesi, ed è solo a quel punto che si potrà dire se ogni singola forma potrà conservare il nome che le è stato impresso all’origine.
Durante la stagionatura, il Parmigiano Reggiano acquista la sua tipica struttura granulosa, diventa friabile e solubile.
Buonissimo, facilmente digeribile, estremamente ricco dal punto di vista nutrizionale, questo è il nostro Re della tavola.

Zona di produzione
Il Parmigiano Reggiano nasce dal territorio e dalla sapienza dell’uomo, oggi, come secoli fa,
gli stessi ingredienti (latte, sale, caglio), stessa cura e passione.
La zona d’origine di produzione del latte e la trasformazione in formaggio avvengono nelle province di:
Parma – Reggio Emilia – Modena – Mantova (alla destra del Po) – Bologna (alla sinistra del fiume Reno)

Lo spaccio
“dal produttore al consumatore”
Presso la Latteria Barchessone è presente un piccolo spaccio dove si può acquistare Parmigiano Reggiano nelle sue diverse stagionature e diversi prodotti tipici